Unfortunately, while "The Trip" was grounded by Coogan's thoughtful, involving character arc, "The Trip to Italy" is knowingly adrift. Here, Coogan shrinks back, shifting the spotlight onto co-star Brydon. So while Brydon nervously makes faces in the mirror, chats up a beautiful stranger, and nervously tries out for a Michael Mann film, Coogan Skypes with his son, and distractedly mocks Brydon's naivete and boisterous insensitivity.
Mentre lo svolgimento narrativo di "The Trip" è basato sull'azzeccato e ben costruito personaggio di Coogan, la trama di "The Trip" è praticamente allo sbando. In questo film il personaggio di Coogan si ritrae, e l'attenzione viene posta su Brydon. Mentre Brydon fa le boccacce allo specchio nervosamente, abborda una bellezza di passaggio e infine va a fare un provino per una parte in un film di Michael Mann, Coogan parla con suo figlio via Skype, e prende in giro in modo distratto l'ingenuità di Brydon e la sua insensibilità.
"The Trip to Italy" is charming, but mostly aimless. It pales in comparison to "The Trip" because, as Winterbottom and the gang admit early on in the film, they're trying to repeat themselves. Much of the film's two-hour runtime is spent trying to recapture that earlier film's energy, especially in scenes where Brydon and Coogan trade impersonations of celebrities like Al Pacino and Michael Caine.
"The Trip to Italy" è un film piacevole, ma senza un senso preciso. Sicuramente inferiore in confronto al precedente "The Trip". Lo stesso Winterbottom e tutto il cast di produzione hanno ammesso di avere cercato di ripetersi. Durante la maggior parte delle due ore di film si è cercato di catturare nuovamente quell'energia che contraddistingueva il film precedente, e specialmente per quello che riguarda le scene dove Brydon e Coogan imitano star del cinema come Al Pacino e Michael Caine.